L'evoluzione nel campo della misurazione dell'impatto sociale ha portato alla luce una sfida significativa che molti professionisti del settore conoscono fin troppo bene: la difficoltà di tradurre teorie complesse in strumenti pratici e accessibili. È proprio da questa esigenza concreta che nasce l'Impact Thinking Canvas, uno strumento che sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo e misuriamo l'impatto sociale.
Nel corso degli anni, la misurazione dell'impatto sociale si è spesso arenata in due estremi ugualmente problematici: da un lato, framework troppo semplificati che riducono l'impatto a mere metriche quantitative come "il numero di persone raggiunte"; dall'altro, modelli talmente complessi da risultare paralizzanti nella loro implementazione pratica. L'Impact Thinking Canvas nasce proprio per trovare quella preziosa via di mezzo che combina rigore metodologico e praticità operativa.
Nel corso degli anni, la misurazione dell'impatto sociale si è spesso arenata in due estremi ugualmente problematici: da un lato, framework troppo semplificati che riducono l'impatto a mere metriche quantitative come "il numero di persone raggiunte"; dall'altro, modelli talmente complessi da risultare paralizzanti nella loro implementazione pratica. L'Impact Thinking Canvas nasce proprio per trovare quella preziosa via di mezzo che combina rigore metodologico e praticità operativa.
Ciò che rende davvero speciale questo strumento è la sua capacità di guidare le organizzazioni attraverso un processo di pensiero strutturato senza sacrificare la flessibilità necessaria per adattarsi a contesti diversi. Si presenta come un semplice PDF stampabile, accompagnato da una guida essenziale, ma dietro questa apparente semplicità si cela un lavoro di raffinamento che ha attraversato continenti e coinvolto decine di organizzazioni, da startup innovative a multinazionali affermate.
Il processo di sviluppo dell'Impact Thinking Canvas è stato particolarmente illuminante. Testato in contesti culturali e organizzativi profondamente diversi - dal Brasile alla Norvegia, dagli Stati Uniti alla Svizzera - lo strumento ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, mantenendo al contempo la sua efficacia nel guidare le organizzazioni verso una comprensione più profonda del proprio impatto sociale.
Una delle intuizioni più brillanti incorporate nel Canvas è il posizionamento dell'identificazione degli stakeholder al centro del processo. Questo approccio ha permesso di portare alla luce una dimensione spesso trascurata nella misurazione dell'impatto: i beneficiari indiretti. Troppo spesso, infatti, ci si concentra esclusivamente sui beneficiari diretti, perdendo di vista l'effetto ondulatorio che ogni intervento sociale genera nella comunità più ampia.
L'integrazione con il metodo eQALY rappresenta un altro punto di forza significativo. Questa connessione permette di standardizzare la definizione di outcome e impatto, elementi che tradizionalmente hanno generato non poca confusione nel settore. La standardizzazione, tuttavia, non viene perseguita a scapito della profondità di analisi: al contrario, fornisce una base comune da cui partire per esplorare le peculiarità di ogni singolo progetto.
Per comprendere meglio come l'Impact Thinking Canvas funzioni nella pratica, prendiamo l'esempio di un'azienda che produce proteine alternative vegetali. Utilizzando il Canvas, l'azienda ha potuto mappare non solo l'impatto diretto sui consumatori in termini di salute e benessere, ma anche gli effetti indiretti sull'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e dell'utilizzo di acqua rispetto alla produzione di proteine animali. Il Canvas ha permesso di identificare stakeholder inizialmente non considerati, come gli agricoltori locali coinvolti nella filiera delle proteine vegetali e le comunità situate nelle aree di produzione. Attraverso il framework, l'azienda ha potuto stabilire chiari indicatori di impatto: non solo il numero di prodotti venduti o i ricavi generati, ma anche metriche più significative come la riduzione dell'impronta carbonica per kg di proteina prodotta, il miglioramento degli indicatori di salute nei consumatori regolari, e l'incremento del reddito medio degli agricoltori coinvolti nella filiera. Questa analisi ha portato l'azienda a modificare alcune delle sue pratiche, come l'introduzione di programmi di supporto per gli agricoltori locali e l'ottimizzazione dei processi produttivi per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale.
L'esperienza sul campo ha dimostrato come organizzazioni di diversa natura - da Novartis a Klabin, da Summa Equity a PMI - abbiano potuto utilizzare il Canvas per sviluppare una comprensione più profonda e articolata del proprio impatto sociale. Questo successo trasversale non è casuale, ma deriva dalla capacità dello strumento di combinare rigore metodologico e accessibilità pratica.
Un aspetto particolarmente apprezzato dalle organizzazioni che hanno adottato il Canvas è la sua capacità di facilitare la raccolta dati. Ogni percorso di impatto viene naturalmente collegato ai dati necessari per la sua misurazione, trasformando quella che spesso è vista come una fase problematica in un processo fluido e intuitivo.
La decisione di rendere l'Impact Thinking Canvas una risorsa pubblica riflette una visione più ampia del settore dell'impatto sociale: la convinzione che la standardizzazione e la condivisione di buone pratiche siano fondamentali per far crescere l'intero ecosistema. In un momento in cui la misurazione dell'impatto sociale sta diventando sempre più centrale nelle decisioni strategiche di organizzazioni di ogni tipo, avere strumenti accessibili e al contempo rigorosi diventa fondamentale.
Guardando al futuro, l'Impact Thinking Canvas promette di continuare a evolvere, alimentato dal feedback e dall'esperienza di una comunità sempre più ampia di utilizzatori. La sua natura open source non solo democratizza l'accesso a metodologie professionali di misurazione dell'impatto, ma crea anche le condizioni per un continuo miglioramento collaborativo dello strumento stesso.
Il processo di sviluppo dell'Impact Thinking Canvas è stato particolarmente illuminante. Testato in contesti culturali e organizzativi profondamente diversi - dal Brasile alla Norvegia, dagli Stati Uniti alla Svizzera - lo strumento ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, mantenendo al contempo la sua efficacia nel guidare le organizzazioni verso una comprensione più profonda del proprio impatto sociale.
Una delle intuizioni più brillanti incorporate nel Canvas è il posizionamento dell'identificazione degli stakeholder al centro del processo. Questo approccio ha permesso di portare alla luce una dimensione spesso trascurata nella misurazione dell'impatto: i beneficiari indiretti. Troppo spesso, infatti, ci si concentra esclusivamente sui beneficiari diretti, perdendo di vista l'effetto ondulatorio che ogni intervento sociale genera nella comunità più ampia.
L'integrazione con il metodo eQALY rappresenta un altro punto di forza significativo. Questa connessione permette di standardizzare la definizione di outcome e impatto, elementi che tradizionalmente hanno generato non poca confusione nel settore. La standardizzazione, tuttavia, non viene perseguita a scapito della profondità di analisi: al contrario, fornisce una base comune da cui partire per esplorare le peculiarità di ogni singolo progetto.
Per comprendere meglio come l'Impact Thinking Canvas funzioni nella pratica, prendiamo l'esempio di un'azienda che produce proteine alternative vegetali. Utilizzando il Canvas, l'azienda ha potuto mappare non solo l'impatto diretto sui consumatori in termini di salute e benessere, ma anche gli effetti indiretti sull'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e dell'utilizzo di acqua rispetto alla produzione di proteine animali. Il Canvas ha permesso di identificare stakeholder inizialmente non considerati, come gli agricoltori locali coinvolti nella filiera delle proteine vegetali e le comunità situate nelle aree di produzione. Attraverso il framework, l'azienda ha potuto stabilire chiari indicatori di impatto: non solo il numero di prodotti venduti o i ricavi generati, ma anche metriche più significative come la riduzione dell'impronta carbonica per kg di proteina prodotta, il miglioramento degli indicatori di salute nei consumatori regolari, e l'incremento del reddito medio degli agricoltori coinvolti nella filiera. Questa analisi ha portato l'azienda a modificare alcune delle sue pratiche, come l'introduzione di programmi di supporto per gli agricoltori locali e l'ottimizzazione dei processi produttivi per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale.
L'esperienza sul campo ha dimostrato come organizzazioni di diversa natura - da Novartis a Klabin, da Summa Equity a PMI - abbiano potuto utilizzare il Canvas per sviluppare una comprensione più profonda e articolata del proprio impatto sociale. Questo successo trasversale non è casuale, ma deriva dalla capacità dello strumento di combinare rigore metodologico e accessibilità pratica.
Un aspetto particolarmente apprezzato dalle organizzazioni che hanno adottato il Canvas è la sua capacità di facilitare la raccolta dati. Ogni percorso di impatto viene naturalmente collegato ai dati necessari per la sua misurazione, trasformando quella che spesso è vista come una fase problematica in un processo fluido e intuitivo.
La decisione di rendere l'Impact Thinking Canvas una risorsa pubblica riflette una visione più ampia del settore dell'impatto sociale: la convinzione che la standardizzazione e la condivisione di buone pratiche siano fondamentali per far crescere l'intero ecosistema. In un momento in cui la misurazione dell'impatto sociale sta diventando sempre più centrale nelle decisioni strategiche di organizzazioni di ogni tipo, avere strumenti accessibili e al contempo rigorosi diventa fondamentale.
Guardando al futuro, l'Impact Thinking Canvas promette di continuare a evolvere, alimentato dal feedback e dall'esperienza di una comunità sempre più ampia di utilizzatori. La sua natura open source non solo democratizza l'accesso a metodologie professionali di misurazione dell'impatto, ma crea anche le condizioni per un continuo miglioramento collaborativo dello strumento stesso.
Questa versione dell’Impact Thinking Canvas è a cura di Valuing Impact ed è scaricabile a questo link www.impact-thinking.com/impact-thinking-canva