48 ore. 48 ore in cui abbiamo stravolto tutto in Martin Brando. Con Gaia Provvedi abbiamo stravolto le loro sicurezze. Stravolto i loro schemi di lavoro, stravolto le loro abitudini. Stravolto i loro uffici: con un bomboletta fucsia, con un pennarello blu, spostando mobili, piante, portando libri, oggetti, invadendo tutta la sala riunioni.
Silvia (una dei 4 soci) mi ha detto “Ma tu che fai di preciso”? Mi sono avvicinato al suo orecchio e le ho detto sottovoce “Io sono un serial Killer”.
Abbiamo iniziato con la giornata di facilitazione lunedì, mezza giornata. In cui sembrava a loro tutto smart e figo.
Martedì siamo stati chiusi nella sala riunione dalle 9.30 del mattino alle 22.00, abbiamo pranzato e cenato in ufficio.
Mercoledì mattina la prima cosa che abbiamo chiesto ai 4 soci è come si sentissero dopo la giornata precedente. Le risposte sono state “confusa”, “disorientato”, “assertivo” e “felice”.
Non era sufficiente, non avevamo scavato sufficientemente a fondo. Non ci avevano ancora detto il motivo, il loro ingrediente magico, il perché erano lì, a lavorare insieme. Il loro WHY.
Poi la magia, all'improvviso i loro volti da lì a poco si ri-accesero, si illuminarono, ci fu un momento in cui il loro “perché” venne fuori, rilassando gli animi, compresi i nostri e lasciando spazio all'entusiasmo. Lo sentivi nell'aria.
LA VERITÀ? La verità è che non c'è verità nei nostri lavori. Non possiamo sostituirci a nessun cliente, ma dobbiamo solo metterlo nelle condizioni migliori affinché possa lavorare, bene. Possa scegliere, possa decidere. Possa fare impresa rispetto ai propri valori. Possa essere sostenibile per gli stakeholder.
Non c'è libro di marketing. Non c'è manuale. Non c'è algoritmo. Non in questa fase. C'è buon senso. C'è concretezza, c'è metodo, ma anche passione, anche magia, anche sogni. Ci sono persone che ascoltano persone. Ci sono persone che scuotono gli animi di altre persone. Ci sono persone che si raccontano ad altre persone.
Dobbiamo prepotentemente trasformare i loro dubbi in dubbi ancora più grandi, dobbiamo necessariamente trasformare gli errori velocemente in disastri, dobbiamo portare il cliente su quel baratro e dagli l'opportunità di salvarsi, affinché possa attingere all'energia che ha dentro per cambiare il corso delle cose.
In realtà non è sempre rosa e fiori. Non sempre è accaduto. Non sempre accade. Ed anche questo è importante, arrivare velocemente al punto in cui i soci si guardano in faccia, tirano giù la maschera e alzano bandiera bianca: altro giro, altra corsa, si cambia. Nessun problema, è questo fare impresa.
Martin Brando è una bellissima realtà di una forza e di una gentilezza disarmante. Quelle quattro bellissime persone, che sono i soci fondatori della società ci hanno dato umanamente così tanto e siamo certi che daranno altrettanto al mercato, ai loro clienti, ai loro partner e collaboratori. Noi tifiamo per le storie di successo. Martin Brando sarà una di quelle.
“L’impresa altro non è che l’insieme delle persone che la costituiscono” - Sergio Marchionne
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