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An oil painting by Picasso of Mugello Circuit

Abbiamo chiesto ad un software di intelligenza artificiale di generarci delle immagini a partire dalla seguente frase: “an oil painting by Picasso of Mugello Circuit”. Dopo 12 secondi lo ha fatto.
Il software online è DALL-E, uno dei più popolari. La stessa società ha lanciato anche la piattaforma ChatGPT che in 5 giorni ha totalizzato1milione di utenti.

DALL-E#nbsp;è un algoritmo di intelligenza artificiale capace di generare immagini a partire da descrizioni testuali. Sviluppato da OpenAI, è stato presentato per la prima volta a gennaio 2021.

ChatGPT invece è un algoritmo che ottimizza dei modelli linguistici per il dialogo: è addestrato per interagire in modo conversazionale.


Come c'è scritto sul sito “il formato del dialogo consente a ChatGPT di rispondere a domande di follow-up, ammettere i propri errori, contestare premesse errate e rifiutare richieste inappropriate. ChatGPT è un modello simile a InstructGPT, che è addestrato a seguire un'istruzione in un messaggio e a fornire una risposta dettagliata.”

Qui in dettaglio - dal sito ufficiale - come lavora l'algoritmo ChatGPT.
La riflessione che ci viene spontanea, in particolare nell'utilizzo di DALL-E, è la seguente: di chi è la proprietà delle immagini generate dall'algoritmo?#nbsp;

Alcune famose banche dati di immagini stanno già vendendo nel proprio catalogo immagini caricate da utenti che sono state generate da un algoritmo di intelligenza artificiale come DALL-E o altri.

Ci sono algoritmi che generano contenuti per siti web, testi per le canzoni, poesie e sono imbattibili per capacità, velocità, vastità di ricerca su parole chiavi e argomenti.

Però c'è in qualcosa in cui noi possiamo “battere" i computer: l'intuito, che non riguarda né la velocità di una ricerca, né la sua vastità.

Un algoritmo si muove velocemente con metodo e sempre con quel metodo elabora e crea un output. Noi quando abbiamo un metodo siamo fallibili, incostanti, stanchi. Però riusciamo anche ad astrarre a fare dei percorsi non necessariamente lineari.
Risulta evidente che un computer/robot non potrà mai essere un nostro competitor, perché la gara è persa in partenza.


Non possiamo continuare a vederli come antagonisti della nostra vita, che ci rubano il lavoro, oppure - come è logico che sia - vederli come degli alleati nella vita di tutti i giorni, degli strumenti.

Una nuova era è appena iniziata: dobbiamo stabilire nuovi ruoli, assegnare compiti, organizziamo il lavoro, la vita e la società in modo che davvero la tecnologia possa dare un supporto concreto per migliorare la quotidianità delle persone.

Questa è la vera innovazione. Benvenuti nel presente.
Innovation Design Thinking